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Riconscimento

venerdì 25 novembre 2011

Storie e filastrocche sull'autunno


LE MAESTRE CRISTINA, CLAUDIA E FRANCESCA PRESENTANO LE ATTIVITA' SULL'AUTUNNO REALIZZATE DAI BAMBINI DELLE CLASSI SECONDE.

  STORIE


TITOLO: LE AVVENTURE DI CICCIO
PROTAGONISTA:  Ciccio il Riccio.
PERSONAGGI:  Gina la Tartarughina, Velocino lo Scoiattolino
LUOGO:   il  bosco
TEMPO:   autunno
                                              SITUAZIONE INIZIALE
Ciccio, il riccio, un pomeriggio d’autunno stava cercando nel bosco le provviste per l’inverno.
                                              SVOLGIMENTO
Mentre Ciccio camminava lungo un sentiero, Velocino, lo Scoiattolino, incuriosito scese dalla grande quercia così in fretta che cadde sulla schiena del riccio. Velocino si punse e dal dolore fece un salto in aria ed esclamò:
- Ahi mi sono fatto male!
Ciccio rispose:-  Mi dispiace ma non è colpa di nessuno! Per non pensare al dolore, verresti a cercare le provviste insieme a me?
-Certo! – Rispose Velocino.
Il Riccio, dopo aver molto camminato, stanco si sedette su una grande roccia. Poco dopo la roccia cominciò a muoversi e uscì dal guscio la testolina di Gina la Tartarughina per osservare meglio ciò che stava succedendo.
                                        CONCLUSIONE
La Tartarughina diventò amica di Ciccio il Riccio e di Velocino, i tre animaletti giocarono insieme fino alla sera e poi andarono in letargo.
Classe 2^ A









TITOLO: CICCIO E GLI AMICI DEL BOSCO
PROTAGONISTA: Ciccio il riccio
PERSONAGGI: Luigina la Lumachina, Vincenzino  lo Scoiattolino
LUOGO: il bosco
TEMPO: autunno

                                      SITUAZIONE INIZIALE

Ciccio il riccio un pomeriggio d’autunno cammina nel bosco per raccogliere le  ghiande e le foglie per prepararsi ad andare in letargo.
                                       SVOLGIMENTO
Mentre Ciccio cerca il cibo, lo scoiattolino Vincenzino scende dall’albero e chiede a Ciccio:- Cosa fai?- Ciccio risponde: - Sto cercando le provviste per l’inverno. Lo scoiattolino chiede al riccio: - possiamo cercare le provviste insieme?- Ciccio risponde:- Sì , volentieri! Il riccio vede una bellissima foglia colorata, la raccoglie e vede Luigina la lumachina incastrata tre due sassi. Vincenzino chiede a Ciccio se possono aiutare la lumachina e il riccio risponde di sì.

                                         CONCLUSIONE

I tre animaletti diventarono grandi amici e decisero di fare un pic-nic prima di andare in letargo.         
Classe 2^ B





TITOLO: CICCIO RICCIO AIUTA GLI AMICI
PROTAGONISTA: Ciccio il Riccio
PERSONAGGI:Tommaso lo Scoiattolo, Rossetta la Volpe
LUOGO: il bosco
TEMPO: autunno

                                                  SITUAZIONE INIZIALE

In una mattina d’autunno Ciccio riccio si sveglia, fa colazione con latte e castagne e poi esce a fare una passeggiata.
                                                    SVOLGIMENTO
Ad un tratto Ciccio Riccio vede lo scoiattolo Tommaso e la volpe Rossetta che stanno facendo le provviste per l’inverno: Tommaso raccoglie le ghiande e le castagne, le passa a Rossetta che le mette in un cestino. Ciccio si avvicina ai suoi amici e li chiede se può aiutarli. – Sì, certamente , con piacere!- rispondono Tommaso e Rossetta. Ad un certo punto il cestino diventa pieno ed i tre amici non sanno come fare….ma ecco che all’astuta volpe viene un’idea  – Infiliamo le ghiande e le castagne una ad una sugli aculei di Ciccio! Non cascheranno e le porteremo nella tana. –Così gli aculei di Ciccio si trasformano in tanti spiedini di ghiande, castagne e foglie.

                                                    CONCLUSIONE
A sera i tre amici tornano alla tana di Ciccio: qui, dopo aver cenato, si dividono le provviste raccolte insieme.

Classe 2^ C





domenica 6 novembre 2011

Racconto autunnale


    GITA NEL BOSCO



Giacomo e Mara avevano atteso con molto entusiasmo ed ansia quel sabato per andare con i genitori a raccogliere le castagne nel bosco. La mattina avrebbero potuto riposare tranquillamente qualche ora in più, rispetto agli altri giorni, dal momento che non sarebbero dovuti andare a scuola, ma erano talmente emozionati che non riuscivano più a rimanere sotto le coperte. Alle 8,30 erano già svegli, pronti per la colazione. Le voci allegre ed insistenti dei bambini che reclamavano la colazione, destarono i genitori, i quali, quella mattina avrebbero preferito riposare qualche ora in più per recuperare le energie esaurite durante la settimana, ma ciò non fu proprio possibile. La famigliola, di buon mattino, si trovava già ad esplorare l’immenso bosco di castagni ai margini di una radura sulla cima di un monte, in cerca dei frutti che la natura, in questa stagione colorata e ridente, offre generosamente.I bambini, appena scesi dall’auto,parcheggiata in una piazzola, lungo la strada principale, cominciarono a correre all’impazzata nel grande spiazzo erboso che si trovarono davanti. Dopo aver liberato le loro energie vitali represse per tutta la settimana, con le guance arrossate dall’aria pungente e frizzantina autunnale e gli occhi lucidi di lacrime, si unirono ai genitori, i quali stavano imboccando un sentiero che si inoltrava nel bosco fitto di  alberi giganteschi. Giacomo e Mara si calmarono, cominciarono ad osservare questo mondo meraviglioso ed incantato. Potevano finalmente respirare aria pulita, profumata dagli odori delle piante e dalla terra fresca del bosco. Potevano ascoltare il silenzio interrotto, a tratti, dal cinguettìo dei passerotti , dal verso stridulo dei merli, dallo scricchiolìo delle foglie secche, calpestate al loro passaggio  o dal grido gioioso di Mara, quando riusciva a scorgere un fungo dal cappello rosso punteggiato di bianco.
-Mamma, mamma guarda che fungo bellissimo ho trovato!
- Ferma, Ferma non lo toccare! E’ velenoso!- Si affrettava a raccomandarsi il fratello più grande.
-Mara non  puoi raccoglierlo, i funghi buoni da mangiare hanno un grande cappello bruno e il gambo panciuto!
Il padre si era avviato,intanto, nei pressi di un fitto gruppo di maestosi castagni.
-Ehi voi! Venite un po’ a vedere. -
 I due bambini si precipitarono dal padre, il quale, con un bastone di legno, stava cercando di togliere le bellissime foglie colorate cadute, intorno alle radici del grande castagno, per poter osservare meglio il terreno sul quale sperava di trovare i lucidi marroni. Una folata imprevista di vento, aiutò il padre nella sua impresa. Il forte vento, sollevando, in un turbinìo multicolore, una miriade di foglie che improvvisarono una strana danza simili a bellissime farfalle volteggianti, riuscì a liberare completamente il terreno sotto l’albero.
Giacomo rimase incantato ad osservare il meraviglioso spettacolo per qualche istante, finchè le foglie non andarono a posarsi, non molto  lontano, vicino ad un  folto cespuglio di agrifoglio. Lo stupore fu immenso quando il bambino riuscì a scorgere una distesa di ricci dalle spesse spine ai piedi del grande castagno.
-Fai attenzione ! -Si raccomandò la mamma.-
- Non toccare i ricci, potresti bucarti.
Il bambino fece uno sforzo notevole per evitare di toccare i bellissimi ricci,che vennero raccolti dai genitori, i quali erano muniti di spessi guanti di pelle. La raccolta fu proficua, il padre e la madre riuscirono a colmare due bei cesti di vimini di grossi marroni che adesso, senza spine i bambini si divertivano a toccare e a lisciare come se fossero oggetti preziosissimi.
Mentre stavano facendo ritorno verso l’auto, Mara cominciò a gridare.
-Guardate, guardate! Le castagne vicino a questo cespuglio di rovi si muovono!
-E’ impossibile. Rispose il padre.
-Venite a vedere. Continuava, insistentemente Mara.
Tutti si avvicinarono al cespuglio ma non riuscivano a vedere niente di strano, ad un tratto un mucchietto di foglie cominciò a muoversi.
-Ve l’avevo detto che le castagne camminano!- Esclamò soddisfatta la bambina.
La mamma si avvicinò alle foglie e riuscì a scorgere un musetto appuntito con il nasino scuro, tolse le foglie dintorno e apparve il corpo di un riccio assonnato,che si muoveva a fatica.
- E’ un riccio vero,l’ho visto tante volte in fotografia ma questo è reale.
-  Probabilmente non riesce più a trovare la sua tana.- Dichiarò Giacomo.
-Papà, possiamo portarlo a casa?
- D’accordo.- Rispose accondiscendente il padre.
La sera Giacomo, Mara insieme ai loro genitori gustarono le deliziose caldarroste, davanti al fuoco scoppiettante del caminetto della grande sala, mentre il riccio accovacciato, nella sua nuova dimora, un cestino di vimini imbottito di cotone, si addormentava per il lungo sonno invernale.

Cristina Coletta 
Racconto tratto dal libro "Racconti per ragazzi" di Cristina Coletta - La Versiliana Editrice

venerdì 4 novembre 2011

Viva l'autunno


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RIME D'AUTUNNO






Noi viviamo in campagna       
ma un giorno siamo andati                           
in giro nei boschi di montagna      
dove vive la castagna.                                 

Ciccio il riccio dormiglione   
per fare un bel lettone
ha raccolto insieme alla moglie
un bel po’ di foglie.


Sotto al grande castagno  
c’è uno stagno
dove vivono molti girini               
in compagnia dei pesciolini.

Classe  2 ^ A





LA CASTAGNA

Mi piace la castagna
quella che vien dalla nostra montagna;
dall’albero è caduto più di un riccio
che ha fatto saltar fuori la castagna
con un capriccio.
L’olio bollente che brontola nelle scodelle
fa ballar tutte le frittelle;
il nostro naso insegue gli odori
il nostro palato gusta i sapori.
E’ proprio una gran festa
che richiama anche
gli animali della foresta.

Classe 2^ B