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Riconscimento

Programmazione delle attività per l'apprendimento della letto-scrittura


Lingua italiana

Poiché la lingua, come è ben noto, oltre ad essere uno strumento del pensiero che permette all’individuo di sviluppare i processi mentali in schemi organizzati, costituisce anche un mezzo di comunicazione che consente di stabilire rapporti sociali ed un mezzo di espressione dei sentimenti e degli stati d’animo, noi insegnanti crediamo che occorra tener presente tali presupposti per introdurre correttamente, all’inizio del ciclo della scuola primaria, il discorso linguistico.
Metodo
Per questa area di apprendimento riteniamo sia opportuno impostare un itinerario didattico che miri essenzialmente a valorizzare e a potenziare con accortezza la spontaneità naturale del bambino in modo tale che si trasformi in spontaneità culturale, la quale permette al pensiero di crescere in produzione creativa, differenziandosi così dal banale spontaneismo.
Cercheremo di favorire tale conquista mettendo il bambino nella situazione di acquisire gradualmente e progressivamente la padronanza delle tecniche espressive, le quali consentiranno al bambino di esprimere e comunicare correttamente la propria esperienza a se stesso ed agli altri.
L’alunno all’inizio non fa distinzione tra immagine e parola, tra segno e simbolo, tuttavia possiede dei contenuti interiori che deve esprimere.
Sarà perciò nostro compito aiutare ciascun bambino, da una parte, ad ordinare, chiarire ed allargare l’esperienza e dall’altra aiutarlo a conquistare i mezzi per poterla esprimere e comunicare. Si rende, quindi, indispensabile sul piano didattico, per porre nella giusta luce la dimensione comunicativa ed espressiva della lingua, guidare l’alunno nell’apprendimento della lettura e della scrittura a partire da strutture linguistiche che il bambino possiede ed ha già organizzato. Occorrerà perciò presentare brevi frasi e parole che scaturiscano dai reali bisogni e dagli interessi emergenti, specialmente da quelli opportunamente orientati dalle insegnanti. In tal modo la parola caricandosi di significatività verrà meglio memorizzata ed interiorizzata dal bambino. Successivamente la parola verrà analizzata e smontata nei suoi elementi, in modo da far comprendere agli alunni le funzioni delle relazioni che intercorrono fra le lettere ed infine si giungerà alla fase della ricostruzione della parola stessa.
Tale metodologia consente di evitare una frattura fra lingua e contenuti ed inoltre di non abbandonare il significato dell’esperienza anche perché la conquista linguistica non deve considerarsi un fine ma un mezzo che permette al bambino di esprimersi nella sua totalità.
Per meglio condurre l’azione didattica sarà opportuno passare attraverso le seguenti fasi:
• Presa di coscienza dell’esperienza e successiva espressione in modo globale (momento sincretico)
• Analisi dell’esperienza e analisi dell’espressione nei suoi elementi per scoprire i rapporti (momento analitico)
• Ricomposizione dell’esperienza e dell’espressione ormai conosciuta nei rapporti tra i suoi elementi.
Nell’apprendimento linguistico è importante inoltre procedere episodicamente poiché il bambino si identifica con l’evento che gli viene presentato e fatto vivere, si immedesima nei personaggi e nelle loro situazioni. Il suo pensiero è così teso verso le strutture dell’accadimento che vuole reinterpretare semmai nel gioco adeguando l’immaginario con il reale. L’immaginario si fa reale pensiero assumendo i caratteri di una struttura che ha significato. In tale contesto la mente può cogliere in successioni di sequenza i racconti, impadronendosi dei rapporti logici e cronologici.
Saranno fondamentali per l’apprendimento linguistico le attività proposte dal libro di testo, il cui metodo risulta in sintonia con le più recenti teorie che hanno rilevato la complementarietà del metodo globale e quello fonico, strutturando il processo di apprendimento secondo la seguente progressione:
 Presentazione di un insieme linguistico significativo, ovvero la frase estrapolata dalla storia;
 Individuazione nella frase della parola chiave, collegata all’immagine;
 Isolamento del suono della parola-chiave;
 Formazione delle sillabe e di parole bisillabe significative.
Le attività, di cui il volume è ricco, hanno lo scopo di aiutare il bambino nel riconoscimento e nella memorizzazione dei segni che corrispondono ai suoni della lingua.
Durante tutto l’arco della scuola primaria e fin dal primo anno, dovrà essere curata la lettura, la quale richiede l’acquisizione di un duplice processo: la decifrazione e la comprensione del significato del testo.
Noi insegnanti guideremo quindi gli alunni da un’attività di puro riconoscimento a quella di effettiva comprensione , per giungere ad una reazione personale attiva del testo. Tale capacità reattiva darà luogo al processo di interpretazione che, nell’interiorità della coscienza infantile dovrà diventare un’appropriazione del tutto originale. Contribuiscono alla attivazione di tale processo le capacità di decodificar la parola scritta, le conoscenze lessicali e morfosintattiche, per cui è importante sin dalla prima, proporre un quadro di un primo repertorio ortografico- grammaticale. Tali particolarità linguistiche saranno proposte in forma ludica senza pretendere la piena consapevolezza da parte dell’alunno delle leggi relative al funzionamento della lingua. In tal modo gli alunni giungeranno gradualmente, negli anni successivi, ad un apprendimento formalizzato di tali conoscenze.
Infine nel corso del primo anno, all’interno dell’apprendimento linguistico dovrà essere curato l’avviamento alla ricerca. Pertanto l’uso dello strumento comunicativo, orale o scritto dovrà essere utilizzato per proporre agli alunni semplici indagini, rilevazioni, analisi di dati e tabulazioni che costituiscono una fase propedeutica alla ricerca vera e propria.
VERIFICA
Uso di griglie di valutazione delle capacità personali di ciascun alunno in termini di: “è in grado di…..”
 Scritto da Cristina Coletta.
 Altre insegnanti del team Claudia Bertani, Martha D'Oriano, Maria Renda.

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